Mostra “La montagna della Maiella 16 milioni di anni fa: delfini, foche, squali e coccodrilli”, Chieti CH, 02/10/2021 - Abruzzo in Festa
 

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Dettagli evento:

ott 02 2021
gen 09 2022

Mostra “La montagna della Maiella 16 milioni di anni fa: delfini, foche, squali e coccodrilli”

“La Settimana del Pianeta Terra” al Museo Universitario di Chieti

Letture: ... - Mostre a Chieti - CH



ATTENZIONE: Questo evento si è svolto nel PASSATO!!
Sai se verrà riproposto? SEGNALACELO tu stesso!

Approfondimenti: INSERISCI un approfondimento
dove: Museo Universitario di Chieti
Piazza Trento e Trieste 1
data: da sabato 2 ottobre 2021, alle 17:00
a domenica 9 gennaio 2022, alle 19:00
intrattenimenti:
info sul luogo: L'evento si svolge al coperto

Qui trovi maggiori informazioni su questo evento
Organizzazione: Museo Universitario di Chieti
Referente: Prof. Luigi Capasso
E-mail: Contatta il referente
Telefono: 08713553514
Mostra “La montagna della Maiella 16 milioni di anni fa: delfini, foche, squali e coccodrilli”
Descrizione evento:
 Il Museo universitario di Chieti partecipa alla nona edizione della "Settimana del Pianeta Terra” con la mostra “La montagna della Maiella 16 milioni di anni fa: delfini, foche, squali e coccodrilli”, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara e con il Parco Nazionale della Maiella.   La mostra sarà inaugurata presso il Museo Universitario di Chieti sabato 2 ottobre 2021, alle ore 17:00. Resterà visitabile fino a gennaio 2022 per essere trasferita poi presso la sede di Sulmona dell’Ente Parco della Maiella.   Lo spunto per l’allestimento della mostra è stato lo studio condotto recentemente su un frammento di cranio di Squalodon, un delfino con i denti da squalo, estintosi all’inizio del Miocene medio. L’obiettivo è quello di far conoscere a un ampio pubblico un particolare capitolo della storia geologica della Maiella e i suoi affascinanti protagonisti.   I calcari del Miocene inferiore della Formazione di Bolognano testimoniano, infatti, un antico fondale marino, posto a una latitudine subtropicale, che era densamente popolato da pesci, e dunque anche dai loro predatori. Con lo Squalodon saranno esposti anche resti di Tomistoma, un coccodrillo del Miocene dal tipico muso stretto e allungato; denti di squalo di diverse specie, tra cui il grande “Megalodon”, oggi rappresentato dallo squalo bianco e uno squalo filtratore, un cetorino, noto come squalo elefante; un cranio di foca, Noriphoca gaudinii, rinvenuto a Roccamorice nel 1870 e conservato presso il Museo di Paleontologia dell’Università “Federico II” di Napoli.
Nei pressi di questo evento puoi:
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