Le associazioni "Identità e/è Comunità" e "Coscienza e Dovere" invitano alla presentazione del libro di Arnaldo Mussolini "Il bosco e l'aratro" (Cinabro Edizioni). «Gli scritti e i discorsi qui pubblicati rappresentano un monito per l’ecologismo dei tempi moderni che dello spirito sembra aver perso completamente memoria» Frutto di una lunga ricerca tra archivi e riviste condotta dal gruppo abruzzese di Coscienza e Dovere, il libro racchiude, oltre a quattro discorsi, tutti i trentaquattro articoli, in tema di rilancio dell’agricoltura e difesa della terra, che Arnaldo Mussolini pubblicò sulle pagine de Il Popolo d’Italia tra il 1928 e il 1931. Questa raccolta – venuta alla luce la prima volta nel 1932 all’indomani della sua prematura dipartita – rappresenta a tutti gli effetti il lascito politico e spirituale, dal punto di vista agrario e ambientale, di Arnaldo. Da queste pagine emerge infatti una viva testimonianza del noto sforzo da lui profuso per il rinato culto dell’albero, per l’attenzione verso il problema forestale, per la bonifica dei monti oltre che delle pianure: una «bonifica integrale» che – secondo le sue stesse parole – prima che «sulla terra» doveva essere fatta «sugli spiriti». Arnaldo Mussolini (Dovia di Predappio, 11 gennaio 1885 – Milano, 21 dicembre 1931), diplomatosi alla scuola agraria di Cesena, divenne dottore in Scienze agrarie per conferimento della laurea honoris causa, impersonando, più di ogni altro, l’anima naturalista del regime. Nella sua breve vita, partecipò alla Prima guerra mondiale con il grado di sottotenente, fu guida politica del Comitato Nazionale Forestale e guida spirituale della Scuola di Mistica fascista. Serio studioso e docente di agraria dalla grande sensibilità ecologica, animò riviste e inserti di carattere agrario e forestale come Il bosco e La domenica dell’agricoltore. Fu inoltre direttore de Il Popolo d’Italia dal novembre 1922 sino ai suoi ultimi giorni di vita, dedicata alla rinascita forestale e agricola dell’Italia