Carpineto della Nora è un comune italiano di 710 abitanti della provincia di Pescara. Fa parte della Comunità montana Vestina.



Il comune è sorto nel Medioevo e pur essendo dotato di grandi potenzialità turistiche, vive ancora del fondamentale apporto delle attività rurali.



Una larga percentuale dei carpinetani a cui fanno corona alcuni minuscoli insediamenti (Case Cappuccini, Case Cesarie, Fara, Fratte e San Bartolomeo) e un buon numero di case sparse.



Il territorio comunale è occupato per metà dalla mole del monte Cappucciata che fa impennare ad occidente il suo profilo; gradualmente, però, i caratteri dell'alta e della media collina prendono il sopravvento su quelli dell'impervia montagna e, nel fondovalle del fiume Nora, morbidi rilievi collinari prendono a rincorrersi dando agio alle colture.



Il comune, che appartiene all'ambito territoriale di competenza della Comunità montana Vestina, è parzialmente inserito nel Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, nonché nella Riserva naturale del Voltigno e del Vallone d'Angri, e di questo fronte montuoso condivide pienamente le caratteristiche ambientali e socio-economiche.



Secondo alcuni sarebbe stato un rappresentante della dinastia comitale di Penne a fondare il borgo medievale, che nel 962 venne dato in dotazione alla congregazione cistercense della locale abbazia di S. Bartolomeo e che passò ai De Apruzio nel XII secolo, da questi agli Acclozamora e quindi ai Gesualdo.



L'attuale toponimo evoca i boschi di carpino un tempo rigogliosi. Nei pressi dell'abitato, sulla sponda del torrente Nora, si erge l'antica abbazia di S. Bartolomeo, di origini antecedenti al Mille, ricostruita nel XII secolo e potenziata dai monaci cistercensi nel XIII; il campanile a vela, il portico a due arcate e il portale scolpito da rilievi che riproducono motivi vegetali e simbolici contribuiscono a conferirle imponenza e suggestione.