Comune in provincia de L'Aquila da cui dista 60 chilometri (A 24).



Altezza sul mare 850 metri del paese, mentre il punto più alto (Cima Vallevona) si trova a  1803 metri.



Il territorio di Pereto si estende nella zona montuosa compresa tra Monte Fontecellese (mt 1626), Monte Midia (mt 1738) e la cima Vallevona (mt 1803) che la via Valeria aggira mediante un grande arco.



Pereto ha per confine ad est la montagna di Colle di Montebove e di Tagliacozzo, a sud il territorio di Oricola e di Rocca di Botte, a ovest la campagna di Carsoli, a nord quella di Villa Romana.



Il paese è un centro agricolo della alta Valle del Turano, raggruppato su uno sperone alle falde di Monte Fontecellese (gruppo dei monti Simbruini) digradante verso la piana del Cavaliere alla destra del fosse Fioio.



E' situato in una posizione geografica a sud-ovest ed e' vivificato in permanenza dal sole.



Le prime notizie documentate di Pereto si hanno nell’anno 955, anno in cui Aligerno, abate di Montecassino, concede in enfiteusi a Rainaldo, conte dei Marsi e figlio di Doda, il monastero di Santa Maria di Luco insieme a tutti i suoi beni, comprese alcune chiese e monasteri tra cui San Silvestro di Pereto.

Questa è la prima notizia in cui si evidenzia un insediamento nel territorio di Pereto. Rinvenimenti fatti in epoche recenti hanno permesso di individuare resti di insediamenti, di epoche anteriori, in più punti del territorio di Pereto.