Secinaro è un comune montano della provincia aquilana. Fa parte della Comunità montana Sirentina, della quale è sede.



Popolato fin da epoca preromana, noto per la pregiata manifattura degli ombrelli, la sua economia ha ancora un'impronta rurale benché siano in crescita le attività turistiche e il loro indotto.



La comunità dei secinaresi è concentrata per intero nel capoluogo comunale, suggestivo borgo di impianto medievale di cui le recenti superfetazioni edilizie rischiano di alterare i cospicui valori architettonici. Il territorio comunale deve il suo profilo vario e a tratti molto aspro alle forti escursioni altimetriche: ad oriente, infatti, abbraccia un lembo della piatta Valle Subequana; ad occidente, invece, si inerpica sulle pendici del Sirente, coperte di vegetazione d'alta quota.



L'abitato è raccolto su un alto colle, nelle vicinanze del Rio del Fosso, e domina da questa posizione soprelevata l'intera vallata.



I reperti archeologici affiorati un po' dovunque nel comprensorio comunale e conservati in parte nel palazzo municipale testimoniano l'esistenza di un insediamento preromano.



Il borgo alto-medievale, sorto come nucleo fortificato d'altura con funzione di controllo sulla vallata sottostante, fu in principio parte della contea di Celano ed ebbe in seguito una travagliata vicenda storica: passò infatti di mano in mano prima di finire ai Barberini.



La parrocchiale di S. Nicola di Bari che spicca nella parte alta del paese incorpora i resti di un antico castello e conserva statue barocche e una pregevole croce processionale in rame; adorna di interessanti affreschi è la chiesa della Madonna della Consolazione, splendidamente affrescata in epoche successive; della chiesa di Santa Maria della Valle, invece, non sopravvivono che i resti.