Castel di Ieri è un comune italiano della provincia dell'Aquila. Fa parte della comunità montana Sirentina.



Castel di Ieri si trova nella valle Subequana a 519 metri sul livello del mare, sulla via Tiburtina Valeria.



L'abitato antico è costruito su un cocuzzolo, che si attesta sul borgo antico e la maestosa torre quadrangolare a base piramidale con lo spessore dei muri di circa tre metri ed alta circa venti metri.



Il territorio comunale, edificato dalla fine dell'Ottocento, è caratterizzato da costruzioni basse a villetta, lungo la via Nazionale, la via della fonte e via San Pio e Sanguineto. Nell'area agricola di competenza del comune, prevalentemente collinare, si trovano, a est il monte Ventola-Urano con il passo Le Cese Piane e con Statule; ad ovest il monte della Selva con il passo di Forca Caruso quindi il monte Ventrino con il colle di Narola/Le castagne e la catena del monte il Sirente- Velino.



Nel territorio comunale sono emerse tracce di insediamenti preromani ascrivibili forse alla tribù dei peligni. L'antico borgo, un tempo denominato indifferentemente Castel Ilare, Castel Perio e Castel Iesio, fu munito nel corso del Trecento della torre di avvistamento che ancora oggi ne caratterizza l'immagine.



Nel Quattrocento divenne feudo dei Piccolomini e diede asilo ad un gruppo di aquilani avversi a Carlo VIII; successivamente passò ai Medici e quindi ai Barberini. L'autonomia amministrativa del comune è relativamente recente: risale infatti al 1854, quando ne fu decretato il distacco da Goriano Sicoli.



Oltre alla torre di avvistamento dalla pianta quadrata, che incombe sull'abitato, sono motivo di grande interesse la chiesa di Santa Maria Assunta (1555), che si fregia di un portale di gusto rinascimentale, e svariati esempi di architettura civile dalla chiara impronta medievale.